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Lossy.
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Stanza di Blake Deel
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.AngeliqueLa sua stanza da letto era decisamente molto bella. Rimasi a guardarmi in giro per qualche momento poi trovai il coraggio di tirare fuori dalla tasca il mio regalo. - Volevo darti questo... E' un regalo che mi ha fatto mio padre la prima volta che ho recitato a scuola - lo guardai mentre apriva il pacchetto, sapevo che non era chissà cosa però un ricordo felice per me era importante. - E' un mio ricordo felice, non potrà più tornare perchè non tornerò più a casa - stavo per cominciare a spiegare la mia storia ma prima presi la mano di Blake - Devo proprio sembrarti devole, Blake. Io però non lo sono davvero, solo che... Ho tenuto tutto così tanto tempo dentro di me che non avrei mai pensato potesse sul serio venire fuori. - stavo parlando davvero tanto, non ero solita farlo. Dovevo anche spiegare a Blake che forse non ci saremo più rivisti. Il mio dono d'addio... Uno stupido Bracciale!
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Lossy.
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BlakeMi sedetti sul letto, posando il peso sulle mani, appena dietro il mio corpo. Lei si stava guardando intorno. Fu una fortuna aver lasciato tutto in ordine. In realtà non avevo fatto nulla che potesse lasciarla nel caos.
Mi porse il pacchetto, e fui costretto a rimettermi seduto per bene se volevo aprirlo. Rimasi spiazzato. Era un bracciale. Non ttanto per l'oggetto in se, tanto per quuello che significava.l Le era stato regalato a sua volta. "Un ricordo felice". sapevo che se non avessi accettao sarebbe rimasta male. la guardai serissimo, senza accennare a un sorriso. -Mi stai sopravvalutando, Ange.- dissi sincero. Cosa sarebbe capitato se non ero all'altezza delle sue aspettative? Non mi stava forse idealizzando troppo?
Mi prese la mano. La sua era così calda, piacevole, avrei desiderato tenerla sempre tra le mie. -Angelique... tutti noi siamo deboli. Tutti abbiamo delle debolezze, se si sa fingere o meno, non rende la nostra debolezza meno visibile. Non per chi per un modo o per un altro ti conosce.- feci una piccola pausa, le accarezzai la guancia. -Ti sono grato per il bracciale, e per quello che rappresenta per te. Non lo toglierò mai.- sorrisi. -Però... ora spiegami cos'è che nn va....-. -
.AngeliqueSospirai, il dono gli era piaciuto così provai solievo. Tuttavia il suo viso era così serio e impassibile, forse pensava che fosse una stupida ragazzina romantica! In fondo però lo ero... un pochino!
- Sono contenta che ti piaccia, e sono contenta di sentirti dire che non lo toglierai mai - parlò poi delle debolezze ed io sorrisi quando mi sfiorò la guancia con la mano. - Il passato continua a tornare ad ossesionarmi... La mia famiglia non mi vuole più non mi hanno neppure detto che ho una sorella! - ero arrabbiata furiosa con loro e non solo! Stavo quasi ringhiando quando tirai fuori le foto - Si vergognano di me a tal punto da non dirmi certe cose... Anzi sono sicura che non mi considerano più loro figlia - mi sembrava quasi di star parlando da sola. Blake forse mi avrebbe giudicato una bambina gelosa ma dovevo parlarne con qualcuno - L'ultima volta che ricordo il volto di mia madre è quando mi ha detto mostro! Non mi ha neppure guardato, per mesi e mesi sono stata rinchiusa in casa! - le braccia erano molli, avrei voluto gridare e correre! - Ma io non li odio per questo, io li amo più di ogni altra cosa! Io odio me stessa perchè ho pensato alla loro morte... Volevo che morissero - guardai blake cercando una sua reazione o qualcosa. Io non riuscii a fare altro che piangere! Non avevo pianto per tutto quel tempo ed ora lo facevo sempre. Davvero patetico!. -
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BlakeMi midi il bracciale, attento a metterlo per bene, per paura di perderlo.
Mi disse quello che la turbava. Una famiglia che non era degna di quel nome, una sorella che non conosceva e qualcosa che non mi era chiaro.
Fu la sua ultima frase ad illuminarmi. "Mostro". Non era nata in yna famiglia di mannari, e la sua trasformazione, doveva aver scioccato a tal punto i suoi genitori, da lasciarla sola.
Cominciò a piangere. La strinsi a me senza neanche pensarci. Nn c'era nient'altro che potessi fare per lei. Le accarezzai la schiena, e le baciavo la guancia.
Come si faceva a dare del mostro a una piccola così? Come poteva farlo un genitore?
-Su piccola... a tutto bene. Ci sono io... e hai la tua vera famiglia, quelli che ti accettno per come sei ... Yumi ha detto che ti considera una madre, e anche il tuo Ulfric tiene a te... i tuoi genitori, hanno solo paura del diverso, ma non vuol dir che non ti amino.. è impossibile....- sussurravo leggero, senza sopraffare i suoi singhiozzi e continuando a stringerla forte.
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.AngeliqueNon mi accorsi neppure quando Blake mi prese tra le braccia, di essermi trasformata. Mi aggrappai a lui con tutte le forze che avevo, volevo essere confortata da qualcuno che mi volesse almeno un pò di bene. Le mie dita gracili si strinsero sulla giacca di blake, mentre le mie guancie vennero asciugate dalle sue labbra morbide e rassicuranti.
Udivo le sue parole le quali furono di conforto per me. Sapevo di avere vicino delle persone che mi amavano, ma volevo anche non sentirmi un mostro. Desideravo che mi accettassero anche se non era facile amarmi. Perchè ero orribile, perchè non ero come loro, perchè il mio mondo ora era fatto di tante luci diverse. Avevo bisogno che la mia famiglia vera mi capisse perchè se non l'avrebbe fatto, io avrei finito con l'ucciderli tutti...
- Oh... Blake, mi sento così sola, umiliata, stupida... Desiderare che i proprio genitori ci accettino è così assurdo... - non c'era però solo quello! Avevo paura per la loro incolumità, avevo paura per la mia piccola sorellina. Se le fosse successo qualcosa per colpa mia non me lo sarei mai perdonato. Asher li avrebbe uccisi tutti per vendicarsi di me... Avrebbe usato me per farlo! Ero sua, appartenevo a quel lupo, la sua forza vitale era dentro di me.
Era tutto così complicato! Mi staccai da Blake per un secondo e lo guardai negli occhi - Lui poi è tornato... - quando lo dissi una scossa mi passo lungo il corpo. La consapevolezza di appartenere a lui mi bruciava dentro. Io non volevo! Perchè dovevo soffrire ancora? Cosa avevo fatto per meritarlo? C'era qualcosa che non sapevo. Vidi gli occhi ambrati di Blake perplessi allora spiegai - Lui mi ha creato... Mi può comandare... - guardai a terra perchè la sensazione di colpevolezza mi faceva vergognare.. -
Lossy.
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BlakeNon credevo fosse assurdo voler essere amati dai propri genitori. Ma non dissi nulla, la lasciai sfogare. Non ero bravissimo come supporto morale, ma una parte di me sapeva che lei non desiderava altro che poter parlare con qualcuno e essere stretta. Darle un po' di sicurezza e affetto. Mi piaceva anche così fragile e per un attimo ripensai alle sue stesse parole del giorno prima. "Fratelli". Chissà... forse. Forse avrei capito quella cosa. Per il momento volevo solo che si calmasse, che la smettesse di odiare se stessa, che capisse che era perfetta così come l'avevo conosciuta.
Mi spiegò poi che colui che l'aveva resa lycan era tornato. Tornato a prenderla? Il solo pensiero ringhiai. Non volevo. Non mi piaceva neanche pensare che appartenesse ad altri. Lei era libera. Libera di essere chi voleva, libera di essere di chi voleva. I patti di sangue... quelli erano un obbligo che bene o male potevano essere distrutti.
-Ti aiuto io..- dissi staccandola dal mio petto e accarezzandola dolcemente dietro l'orecchie da lupo bianche. Le sorrisi. -Ti aiuto io, basta che torni a sorridere...- dissi sincero. In quel momento era l'unica cosa che m'importasse... stranamente.. -
.AngeliqueRimasi abbracciata a lui per sentirmi confortata poi mi staccò e sorrise, quel sorriso così disarmate che ti fa sciogliere solo a sapere che lo fa per te. Mi toccò anche le orecchie ed allora mi venne da ridere - Grazie! Sei molto buono, davvero! Sto scoprendo tante persone speciali... Sono fortunata nella sfortuna - mi guardai in giro e con la manica mi pulii la faccia. - Uffa! Perchè devo sempre sfogarmi con te? - divenni rossa e guardai in basso - Scusami parlo da sola è che sono così agitata. Sono successe troppe cose tutte insieme e non sò come affrontarle - ero davvero scombussolata. L'arrivo di Asher e di Blake mi aveva reso un colabrodo. Due maschi che mi confondevano... - Asher è molto forte... Ora insegna qui al Cross, io non sò cosa voglia fare. Sò solo che può comandarmi - lo guardai questa volta seria. Avevo paura per me e per il branco. Se ero io in pericolo lo erano anche loro - Se mi odia, cosa che io credo davvero. Vorrà distruggere quello che ho intorno... Solo che come faccio a dirlo a Dragon? Già oggi dovrei andare da alcuni vampiri... Stanno minacciando Dragon... Come faccio? - sbuffai, non riuscivo a coordinare le azioni. Forse potevo parlare con Fran o con Danae o Toshi... Anche Yumi ma loro non erano me. Lui aveva affidato a me quel compito!.
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Lossy.
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BlakeAsher, così s chiamava lartefice della sua "disgrazia", doveva essere molto forte, Ange era davvero impaurita, tanto che riuscii a leggerglielo nei suoi occhi bellissimi e dolci.
Era così preoccupata... e non per lei, ma per gli altri, era altruista e generosa, cosa che me la fece piacere ancora di più.
-Devi dirlo a quello, a Dragon, e direi anche al preside. Non sembra voglia che nessuno dei suoi alunni si faccia male, tranquilla, si risolverà, per la faccenda dei vampiri ti ho già detto che ti accompagno. Il mio lupo non mi permetterebbe mai di lasciarti sola..- le accarezzai i capelli biondi.
Non sapevo più come spiegarglielo. Non era sola. E non lo sarebbe mai stata, era una persona troppo buona, 'amavano tutti.. -
.AngeliqueFeci un respiro profondo e mi calmai. Lo facevo sempre quando sentivo l'ansia assalirmi. Ora poi lo devo fare anche più di prima!! E poi c'era bisogno che io mi allenassi con le spade. Comunque avrei preso a calci in culo dei vampiri questo tardo pomeriggio per cui forse questo mi avrebbe aiutato. - Ora sono tranquilla Blake, grazie per avermi ascoltato. Devo sistemare delle faccende importanti poi possiamo andare a spedire all'inferno quei vampir - uno strano fuoco fece luci hai miei occhi che di colpo divennero verdi. - Ti ringrazio molto... Fratellino - detto questo lo abbracciai baciandolo sulle labbra. Ero in punta di piedi perchè era più alto di me. Il suo sapore però era ottimo, Blake mi piaceva punto!! Anche se avevo pensato di tenerlo lontano non ci ero riuscita quindi era meglio che usassi il metodo che mi era più congeniale... L'attacco.
Mi staccai da lui e sorrisi - Okkei ora posso andare... Ci vediamo dopo nel giardino... Facciamo per le 18:00 Questa volta mi vedrai lottare - ero stufa di piangere mi ero sfogata, ora dovevo combattere e vincere le mie paure. Dovevo farlo per il branco, per me e per la mia famiglia.. -
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BlakeDi quello che successe in quella stanza non ricordo nulla più. So che mentre l'avevo stretta, all'improvviso, si sciolse da me e mi baciò.
Poi vuoto. Non che le sue parole non fossero importanti, ma mi aveva lasciato di sasso. Quella ragazza mi confondeva le idee secondo dopo secondo. Prima mi pareva così fragile, timida, e poi era passata all'attacco, era un po' pazza.
Mi sorrise. Mi disse che ci saremo visti alle sei del pomeriggio in giardino, e io dovetti crederle sulla parola. Uscì dalla mia stanza e io rimasi lì incredulo.
Non dovevo dargli peso. Certo che no. O si? Per lei aveva contato, ma per me? Aveva un buon sapore. Era la prima lycan che baciavo, sorrisi, non mi era dispiaciuto, proprio no.. -
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BlakeLei entrò in bagno. Ci rimase relativamente poco. Nel frattempo, mi ero sedut sul letto, e avevo pensato a come comportarmi.
Non c'era dubbio, la situazione era strana. L'avevo baciata solo poche ore prima e ora era in camera mia, mezza svestita. Non avevo intenzione di fare nulla. Ovviamente. Ma era pur sempre una situazione strana, no?
Uscì dal basgno, le sue guance erano meno rosse di quanto non fossero state prima.
Annuì appena. Come se non fosse logico. Potevo forse dirle, va a dormire fuori? O risolvi il problema e trova la chiave? Certo che no.
-Va bene, dico davvero. Hai bisogno di riposarti.- dissi alzandomi dal letto.
Cercai nell'armadio un paio di pantaloni della tuta. Mi sedetti sulla piccola poltrona accanto al letto e tolsi le scarpe. -Tu dormi sotto le coperte io sopra.- per quanto potessi essere "cavaliere" non avevo intenzione di dormire sulla poltrona e svegliarmi tutto ammaccato, anche perchè avevo davvero vogia di stendermi comodamente. Infondo era il mio letto, no?
-Non ti dispiace vero?-. -
.ClaireIl comportamento di Blake mi stupii un pò. Credevo che arrivati a quel punto mi avrebbe chiesto cosa era successo invece si limitò a decretare i termini del contratto della nostra convivenza "forzata" per quella notte. Feci un altro timido sorriso. Di certo non volevo sfrattarlo dal suo letto. Avrei potuto dormire a terra, c'ero anche abituata. Però l'idea non mi entusiasmava quindi trovai la proposta di Blake piuttosto ragionevole. Annui sperando non sentisse freddo.
- no, va bene...- sussurrai. E mi avvicnai un pò a lui. Mi scrutò di nuovo, stavolta il suo sguardo mi attraversò in modo strano. Mi chiesi su cosa stesse riflettendo. Silenziosamente mi passò una tuta nera. La presi in mano. Era un tantino larga, ma dovevo adattarmi...Certo che con quegli abiti addosso dovevo sembrare parecchio stana. Mi allontai un poco, perchè l'operazione avrebbe rischiesto qualche attimo di più visibilità del mio intimo e credo che l'idea non piacesse a nessuno dei due, era già stato piuttosto imbarazzante al lago. Infilai i pantaloni che però dovevo tenere in vita con le mani, altrimenti scivolavano sui fianchi, anche se si notava poco visto la camicia larghissima che avevo addosso. Mi avvicinai di nuovo a lui e mi sedetti sul letto.
- Blake...- sussurrai...
- Grazie davvero...- dissi sorridedogli un pò più calma, in modo sincero. Mi rannicchiai un pò sul materesso portandomi le ginocchia al petto e poggiandoci la testa sopra fissando il pavimento.
- Non avrei...trovato la forza..di...- non sapevo se dirgli qualcosa. Avevo davvero il terrore di quello che era successo. Dirlo a qualcuno mi avrebbe fatto stare meglio? No, era come ammettere quei sentimenti che Chris non avrebbe mai dovuto manifestare per me...
Però..se fosse stato solo un pò di confusione? sarei dovuta tornare a parlargli? La cosa in quel momento mi sembrava difficile...
- Non potevo ritornare lì...- sussurrai alla fine semplicemente...Pensai che se glielo avessi raccontato...sarebbe stato solo perchè mi andava davvero. Se Blake, si fosse mostrato disponibile, come in effetti s'era rivelato...forse gli avrei aperto il mio cuore.... -
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BlakeSi mise i pantaloni, mentre io facevo finta di nulla.
Non volevo obbligarla a parlare, se lei non se la sentiva, non potevo pretendere di dirmi tutto! Tra l'altro non ero sicuro di volerlo sapere, per come l'avevo vista doveva essere qualcosa di grave, e non sapevo se mi sarei trattenuto. Già non lo soppotavo, figurarsi se faceva del male a lei!
-Ma ti pare... non sei di disturbo...- feci come se fossi indifferente. In realtà non lo ero affatto.
-Non devi parlarne se non te la senti- fui sorpreso di quanto apparisse calma la mia voce. Non ero calmo. Forse il mio corpo sapeva meglio di me come dovesse essere il mio comportamento.
-Ma se vuoi sfogarti, sappi che non mi dispiace ascoltarti.- avrei voluto fare di tutto per aiutarla, e la cosa... mi dava un po' sui nervi. Non mi ero mai legato a nessuno, non volevo legami, e ora sentivo, di essere inevitabilmente vicino a quella "sconosciuta" e avevo fatto tutto da solo! Vole stringerla, e sentire il suo calore, confortarla, e se necessario picchiare a sangue quell'idiota di Christopher Heartnet. Era normale? La risposta che riuscii a darmi era che non importava, normale o non che fosse, lo volevo, avevo sempre seguito il mio istinto, non mi sarei tirato in dietro a quel punto.
Mi misi seduto sul letto. -Dimmi come posso aiutarti... farò quel che posso.-. -
.ClaireGli sorrisi, decisamente più rilassata. Era come svegliarsi da un incubo e trovare qualcuno accanto che ti conforta e riscalda il cuore. Sopratutto se quel qualcuno era Blake. Se quello che era avvenuto in stanza fosse successo quando eravamo solo noi due, forse non sare riuscita a rassenerarsi così presto. Anche se nel mio cuore avvertico ancora quell'oblio oscuro e profondo, non volevo darlo a vedere. Lo mascherai come potevo cercando di farmi cullare da quella tranquillità che la voce calma e sincera del lycan mi stava trasmettendo. Mi avvicinai a un pò di più a lui e sli appoggiai una mano cocente sul braccio.
- Mi basta...restare qui...grazie...- Abbassai lo sguardo accennando un leggero sorriso. Rimasimo entrambi per qualche istante in un silenzio, quasi piacevole. Mi sentivo un pò stanca. Era stata una giornata pesante e sapevo di aver bisogno di riposare, però quando chiudevo gli occhi, anche per sbattere le palpebre rivedevo quella scena e mi saliva un brivido lunga la schiena. Alla fine poggiai la testa sulla sua spalla, un pò vinta dal sonno un pò perchè volevo stargli vicino e cercai di spezzare quell'armoioso silenzio cercando un modo di distrarmi.
- Blake...tu...sei figlio unico vero?- era una domanda un pò stupida, però non sapevo davvero nulla di lui. Chissà, se mi avrebbe aprlato un pò di sè...
- Ti va...di dirmi...perchè sei qui?- provai a chiedere timiamente, sperando non si arrabiasse.
- Se non vuoi...nn fa nulla...- dissi forse con un tono un pò assonnato. Mi sentivo tanto una bambina in quel momento. Ma mi piaceva il suono della sua voce. Così calmo e caldo....
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