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.Mikko..
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MarinneLa signorina mi parlò con parole un pò dure ed io abbassai lo sguardo e mi permai dal cucire. Lei aveva ragione, non volevo certo che succedessero quelle cose ma... ma che potevo fare? Lui mi vedeva come la sua sorellina no? Nessuno sapeva che io ero a conoscenza del segreto... Nemmeno lui.
Non dire così Misaki... Tu devi venire. Ai ragione in quel che dici, solo che... Solo che io come faccio?- Feci una breve pausa per ricapitolare tutto -Io sono la sua adorata sorellina... Non una donna, è poi tutti cosa penserebbero? E il nostro caro padre?- Mi intristì... Avevo così tante cose contro a quei sentimenti che provavo per lui, anche se non eraavamo fratelli... Ormai le apparenze erano quelle.
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.MisakiEro stata troppo dura con lei, non sapevo neppure perchè avevo detto quelle cose. Anzi lo sapevo ma era difficile ammetterlo. Le parole che avevo usato erano indirizzate a me stessa non a lei.
Come al solito avevo fatto confusione e non avevo tenuto conto dei sentimenti della piccola Marinne. Lei era così dolce, si era offerta di aiutarmi ed io mi comportavo così. Deprolevole da parte mia...
- La cosa che ti devi domandare è... Lo ami abbastanza da superare le difficoltà? - presi le sue manine tra le mie e sorrisi dolce con gli occhi vacui. - Sei disposta a sacrificare qualcosa di te per lui? - attesi una sua risposta ma notai il suo viso farsi rosso. Chissà forse ero stata dura anche questa volta.. -
.Mikko..
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MarinneQualcosa di me.... Non capì esattamente, ma sentì il mio viso accaldarsi e immaginai fosse diventato rosso in quel momento. Io volevo stare col mio fratellone ed essere felici come lo eravamo sempre... Questo desideravo e per realizzarlo, se avessi potuto sarei stata pronta a tutto...
Timidamente scossi il visino basso per la vergogna... Avolte mi sentivo ancora più bimba di quel che ero.. -
.MisakiEra chiaro come il sole che questi due avevano bisogno della mano di cupido... Che forse in questo caso avrebbe avuto le mie dita... Sorrisi a quel pensiero dolce. Poi mi concentrai sulla piccola Marinne.
- Okei dai... Ora non ti distraggo più così puoi finire il mio abito. Devo essere carina per la festa... E poi devo prendermi i complimenti per il lavoro svolto. Vedrai com'è carino. Tutto in stile indiano - sapevo che lei e suo fratello avevano vissuto per del tempo in india. Anzi il loro "padre" era ancora là. Chissà se lo avrei mai conosciuto. Tutti dicevano che era una bravissima persona.
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.Mikko..
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MarinneChe beeello!!!! In stile indiano! (>.<) Quando lo disse mi si illuminarono un pò gli occhi. Mi mancava un pò casa... -Davvero Misaki? E' bellissimo!- Sorrisi e mi rimisi sotto col lavoro per l'abito. Scato applicando i fiori di stoffa e i nastri leggeri che avrebbero portato l'attenzione di chi la guardava alle gambe -Non vedo l'ora di vedere comè venuto... Sono proprio curiosa, ma conoscendoti sarà senz'altro bellissimo!- Sorrisi. Ormai avevo finito anche l'abito.. -
.MisakiMi fece i complimenti ed io ne fui lusigata. Amavo essere apprezzata, ma sopratutto per il lavoro svolto. Non ero quella frivola che desiderava sentirsi sempre al centro dell'attenzione.
- Allora... Sono contenta davvero di vederti così gioiosa... Per una cosa così piccola poi - mi sedetti sul letto ed attesi. Chissà come sarebbe stato l'abito ora. Ero curiosissima dovevo ammetterlo.
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.Mikko..
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MarinneIn poco finì di applicare gli ultimi ritocchi all'abito ed era pronto! Mi tirai su in piedi orgogliosa del mio operato e glielo mostrai.
-Ecco fatto! Com'è?- Domandai curiosa di sapere se le piacesse. Visto che volevo sembrasse una vera principessa, all'abito avevo dato un leggero tocco ottocentesco, ma senza esagerare o appesantire... Il risultato era grazioso e importante, donato dalla stoffa fermata nei punti giusto e impreziosito da fiori, nastri e qualche piccola perlina per dare punti di luce. Avevo impreziosito l'abito soprattutto in punti strategici come dalle gambe e lo scollo in modo che l'attenzione avesse un tragitto preciso, che partissero dal viso o dal fondo del vestito.
-Ti piace?-. -
.MisakiL'abito che mi aveva confezionato era davvero bellissimo. Niente di simile a qualsiasi altra cosa avessi visto. Decisamete originale!
- E'... Semplicemente fantastico! - dissi guardando lei e poi l'abito con occhi adoranti. Non attessi molto. Me lo misi immediatamente.
Mi guardai allo specchio feci una giravolta e capii di essere perfetta. Andai saltellando da Marinne e l'abbracciai - Incantevole!! Mi stà bene davvero... Grazie! - la baciai sulla guancia e poi leccai il suo collo per un istante. Mi staccai da lei e ripresi a fissarmi. Isaak sta sera era costretto a guardarmi!
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.Mikko..
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MarinneFui tanto, tanto, tanto felice che l'abito fosse piaciuto alla signorina Misaki. Quando se lo mise rimasi incantata.... Era davvero meravigliosa...
-Sono tanto, tanto, felice che le piaccia! Le sta davvero bene... Avrà l'attenzione di tutti, si!- Ero orgogliosa ed eccitata... Speravo che il Nobile Ryunosuke si facesse finalmente avanti e che la sua bella principessa lo ricambiarre.
-Bhe... Forse è meglio che vada a prepararmi anch'io, sennò va a finire che al ballo sono io quella che non ci viene.- Risi appena.. -
.MisakiStavo monopolizzando il suo tempo. Non potevo. Così mi staccai da lei e sorrisi. - Si certo... Hai ragione... Ti lascio libera. Ci vediamo al ballo ma... Mi raccomando pensa a quel che ti ho detto - era come la sorellina minore che non avevo avuto. Tokie non era per nulla così, era un gatto selvatico. Ad un tratto sentii una stretta al cuore. Stava succedendo qualcosa... Cercai di non pensarci e salutai Marinne.
Rimasi sola nella mia camera ad osservarmi allo specchio con quello stupendo abito. Speravo che Isaak mi pensasse almeno un pò.
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.Mikko..
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MarinneEra ora che mi dessi una sistemata anch'io...
Allora io vado... A stasera Misaki!- Le diedi un bacino timido e poi uscì dalla stanza con le cosine rimaste. Dovevo farmi un pò carina... Volevo farmi un pò carina, è magari almeno per un ballo il fratellone avrebbe guardato solo me.... -
.MisakiEro pronta per andare al ballo. Il mio abito era confezionato, accessori, trucco e acconciatura erano perfetti. Mi diedi un'altra rapida occhiata allo specchio poi mi sedetti sul letto ad attendere l'arrivo del mio cavaliere.
Mi sentivo strana, ero agitata come se qualcosa stesse succedendo. Avevo paura di rivedere Isaak e di sentire di nuovo l'odore di mia sorella su di lui.
Smettila di pensarci! Smettila!
Con le dita esili mi presi la testa per un istante, questo fu il tempo che mi ci volle per sentire bussare alla porta. Allora mi alzai di scatto e poi andai alla porta.
Ero felice di vedere un volto amico. Quando mi trovavo sola in una stanza pensavo solo a cose brutte...
- Oh... Ryu... Sei... Sei bellissimo! - esclamai non appena lo vidi. Era sul serio uno schianto!
Il suo viso divenne rosso come quello di un bambino, mi sorrise e poi si complimentò per il mio abbigliamento. I suoi occhi erano adoranti. Questa volta fui io a sentirmi in imbarazzo. Abbassai lo sguardo...
- Ryu...- dissi solo sentendo la sua mano sulla mia, guardai e vidi con gioia dei fiorellini azzurri in perfetta sintonia con il mio abito. Alzai la testa e fissai i miei occhi nei suoi. Sapeva sempre cosa io pensassi.
- Sapevo che ti saresti messa un abito azzurro... Ci ho messo una vita per trovare questi fiori... E' primavera ma siamo ancora all'inizio e di fiori ce ne sono pochi... Alla serra la signorina del club di giardinaggio ha voluto qualcosa in cambio per questi. -
sorrisi dolce e lo guardai incuriosita. Chissà cosa le aveva chiesto...
- Ha chiesto un ballo con me... Ma io... Io non ho accettato! - sorrise compiaciuto. Io non capivo perchè non lo avesse fatto... Comunque ora dovevamo andare era tardi.
-Me lo racconterai strada facendo... E' tardi ed io dovrei già essere sul posto... Comunque... Ti ringrazio per i fiori... Sono bellissimi - lo presi sotto braccio e a quel punto mi accompagnò lungo i corridoi.
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.MisakiPrima di arrivare nelle mie stanze feci un piccolo giro per l'accademia. Quel posto era così pieno di ricordi... La prima volta che vi avevo messo piede ero emozionata e quasi mi veniva da piangere. Quelle mura così vecchie e bellissime dovevano aver visto molti studenti passare. Avevo pensato che forse tutto sarebbe stato diverso una volta dentro quelle possenti pareti.
Era stato tutto come un lunghissimo sogno, ma ora era il momento di svegliarsi. La realtà era dura.
Passai una mano sulle pareti colorate di bianco mentre camminavo con passi lenti e sicuri lungo i corridoi e le aule. Era la mia casa ma non solo. Qui avevo visto per la prima volta tante cose sopratutto... Lui.
Me lo ricordavo il primo giorno, prima l'incontro nel suo ufficio. All'inizio avevo pensato fosse spochioso e privo di ogni classe. Lo odiavo davvero e non per quello che faceva ma solo perchè era bello da far male. Mi rendevo conto di tutto soltanto adesso.
L'amore che provavo per lui era nato la seconda volta che l'avevo visto. Alla cerimonia d'inizio anno. Lì lo avevo veduto sul palco bellissimo in quel completo militare giapponese. Tennè il suo discorsocon una tale maestria che subito me lo fecero amare. Era praticamente perfetto, proprio come ora. Con le parole ci sapeva fare. Mi aveva raggirata per bene anche senza folerlo. Sorrisi a quel pensiero dolce, quel ricordo che ancora oggi mi emozionava come non mai.
Erano oramai passati tre anni da quel giorno ed ora lui stava cominciando a ricambiare i miei sentimenti. Era però inutile! Tutto inutile! Con me tutto era inutile! La mia famiglia mi odiava anzi... Mia sorella Tokie mi odiava. Non sapevo quando aveva cominciato a farlo. Ma era così, lei era la capofamiglia e lei decideva della mia vita.
Arrivai in camera con mille pensieri nella testa. Al sorgere del sole avrei dovuto abbandonare l'accademia. Lasciare quel posto magico mi avrebbe ucciso. Non potevo stare senza i miei amici, senza Ryunusoke. Ora anche lui mi odiava.
Diedi un'occhiata al fermaglio sul mio polso. Era così bello... Come avevo potuto essere così insensibile? Sei una bestia... Ti meriti quello che ti ha inflitto tua sorella! Te lo meriti alla grande!
Slacciai la zip dell'abito con un pò di fatica e poi lo lasciai scivolare lungo i fianchi dolcemente. Cadde a terra senza fare suoni forti solo un leggero fruscio. Alzai il piede e poi in sottoveste mi chinai per prendere l'abito e lo riposi nell'armadio. L'osservai... Era una meraviglia, creato appositamente per me da Marinne. Una delle mie più care amiche.
Finito, andai in bagno mi lavai le mani con l'acqua fredda e osservai il mio viso allo specchio. Era tutto così difficile, non volevo andare via! Non volevo! Scappai dal bagno per gettarmi sulle soffici coperte che ricoprivano il materasso. Affondai il viso dentro un morbido cuscino bianco. Mi misi a piangere nuovamente! Era ingiusto! Isaak... Aiutami ti prego... Amore mio... Non voglio andare via... la mia mente aveva solo quel pensiero. Non volevo andare eppure mi sembrava di cadere... Di entrare in un vortice infinito che mi portava sempre più giù sempre più vicino all'oblio. Non riuscivo a vedere positivo. Non ci riucivo!
Edited by .Ruka. - 20/1/2010, 09:10. -
Federica91.
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Pr. IsaakStavo arrivando dal roseto,il dialogo con Renji i aveva fatto bene.Mi era servito e mi aveva fatto riflettere su quello che avrei dovuto fare da ora in poi.Ero davanti alla porta dell'Angelo.Potevo sentire il suo dolce profumo,bussai due volte mi schiariì la voce Misaki,sei qua?Sono io...Isaak... forse non era in camera ed era ancora a salutare gli amici in giro per l'Accademia.Ma qualcosa mi diceva che l'avrei trovata qua,era stato il primo posto dove la mente e il cuore mi aveva condotto.Ora aspettavo una risposta...
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.MisakiAvevo pensato a lui ed eccolo bussare alla mia porta. La sua voce profonda e tremendamente confortante mi fece rinsavire dallo stato comatoso in cui mi trovavo. Alzai la testa e mi pulii gli occhi come meglio potevo, non potevo farmi vedere in quel modo osceno. Che cosa avrebbe pensato di me? Che ero una stupida bambina piagniucolosa. Da quando gli avevo detto cosa provavo per lui mi ero messa a piangere ben tre volte! Un record anche per la sottoscritta. Con voce sicura ma leggermente roca gli diedi il permesso di entrare.
- Entra pure... E' aperto... - mi accorsi solo dopo di essere abbigliata in modo piuttosto sconveniente. Allora mi affrettai a coprirmi un pò con un cuscino. Lui però era già dentro e forse mi aveva visto. Non potevo neppure accoglierlo. Vestita così mi vergognavo e non poco.
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Stanza di Misaki Amanestanze private della vicepresidente del consiglio studentesco |
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